Qualche giorno fa ho rivisto il film Lezione 21. Prodotto da Domenico Procacci per Fandango, uscito il 2008 nelle sale di tutta Italia “Lezione 21″, è il primo film diretto da Alessandro Baricco (che ne ha curato anche lo script, prendendo a prestito il personaggio del professor Mondrian Kilroy dal proprio romanzo “City”). Protagonista del film è la Nona Sinfonia di Beethoven, come nacque e cosa accadde la prima volta che venne presentata al pubblico viennese, sullo sfondo di set surreali abitati da personaggi improbabili, velieri arenati tra montagne innevate e pub londinesi. Il geniale professor Mondrian Kilroy (sullo schermo con il volto di John Hurt) funge da narratore della storia e attraverso una lezione indimenticabile ci accompagna in un viaggio nel passato che diventa una riflessione sulla vecchiaia, sull’amore e sulla bellezza.
Parlando dell'opera, l'autore dice: «È un film sulla vecchiaia, dal valore universale, nel senso che non ha riferimenti specifici alla realtà. Non a caso - anticipa lo scrittore - il cast è di lingua inglese, è proprio una conseguenza del fatto che non si tratta di una storia italiana... il personaggio interpretato da John Hurt è Mondrian Kilroy, il professore del mio 'City': l'ho sfilato da lì e ho cambiato qualcosa, ma è lui. È un personaggio stravagante fuori dalle regole. È la storia che ha in testa e che racconta, e la sua testa è la mia, è un pazza lezione. Ma è anche il racconto - conclude il neoregista - della sua vicenda personale, di un uomo anziano. Per questo dico che, alla fine, è soprattutto un film sulla vecchiaia».
Lezione Ventuno inizia e si conclude sul ghiaccio (i meravigliosi paesaggi del Trentino), con delle figure che avanzano a passo di danza, accompagnate dalla musica di Beethoven. La fotografia spettacolare ed i colori scelti fanno apparire ogni singolo fotogramma come un dipinto. Se amate i suoi libri, non perdetevi questo film: le parole, attraenti e ricche di musicalità, si sono trasformate in immagini.
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