Una quindicina di anni fa, su consiglio della mia professoressa di Storia dell’Arte, lessi un libro incredibilmente interessante.
Il titolo del libro è Vademecum per giovani artisti, scritto nel 1993 da Roberto “Freak” Antoni.
Non conoscevo questo poliedrico comico, cabarettista, musicista, cantante (leader del gruppo musicale Skiantos), insomma, un (ir)responsabile artista a tutto tondo.
Ricordo che la lettura del libro fu molto divertente. Mi piacque molto, perché riusciva a trattare argomenti importanti, legati al campo artistico, in maniera leggera e spiritosa. Il testo aveva al suo interno, quella capacità di sdrammatizzare, quella voglia di affrontare in maniera positiva anche situazioni complesse e che possono sembrare insormontabili.
Parlava di musica, letteratura, pittura, fumetti, sostenendo che tutti i problemi tipicamente artistici, come il blocco d’artista, la volgarità e l’ignoranza del pubblico, si possono superare in maniera semplicemente ludica.
Come se la vita fosse un grande scherzo cosmico, come era solito dire Alfred Jarry.
Purtroppo il libro è fuori produzione, un vero peccato.
Mi auguro che venga ripubblicato al più presto!
Gli Skiantos mi fanno pensare ai dadaisti, hanno la stessa carica irriverente e volgarmente creativa. La differenza maggiore sta nel fatto che i dadaisti erano dei distruttori, gli skiantos, invece, riescono a conservare quella traccia di infantile speranza nella vita: come un sorriso dopo una parolaccia.
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